• L’irruzione degli impianti di Oliveto a Siepe dal sesto d’impianto ampio ha segnato una svolta nell’olivicoltura a siepe. Questi impianti rappresentano un grande progresso e una evoluzione rispetto all’oliveto superintensivo, poiché consentono al coltivatore di produrre, in modo sostenibile, una quantità maggiore di kg di Oli EVO/ha nelle proprie aziende e di farlo, allo stesso tempo, in modo molto più efficiente e redditizio.

• Questa innovazione è frutto del lavoro di ricerca realizzato da Todolivo in numerose sperimentazioni durante questi ultimi 22 anni nei suoi terreni agricoli, irrigui e non, usati per la ricerca, oltre che della sua esperienza nell’esecuzione e gestione degli impianti di Oliveto a Siepe, così come delle informazioni che l’impresa ha ottenuto e continua a ottenere dalle numerose aziende agricole appartenenti a clienti che hanno adottato la sua proposta innovativa.

L’Oliveto a Siepe utilizza sesti s’impianto più ampi che richiedono un numero minore di alberi/ha (oscillando tra i 400 e i 1.160 alberi/ha), rispetto alle piantagioni superintensive che utilizzano sesti d’impianto più densi, con un numero maggiore di ulivi (tra 1.160 e 3.000 alberi/ha), il che riduce notevolmente il costo dell’investimento e le spese di gestione della coltivazione, come per esempio nel caso della potatura, il cui costo è molto più basso, dato che ci sono meno alberi da potare.Servano da esempio le aziende agricole che utilizzano un sesto d’impianto ampio: ‘Logrosán’ o ‘La Rinconadilla’, il cui costo di potatura si aggira intorno ai 300€/ha, contro gli 800€/ha che è costata in media a ‘El Cercado de San Luis’,azienda agricola di più di 22 anni che utilizza un sesto d’impianto denso.

Azienda agricola con Oliveto a Siepe dal sesto d’impianto ampio ‘Logrosán’ (Cáceres)

• L’Oliveto a Siepe è anche un gran alleato ambientale nella lotta al riscaldamento globale del pianeta, poiché la sua Impronta di Carbonio è positiva, il che significa che queste piantagioni catturano dall’atmosfera una quantità di CO₂ che supera di gran lunga le emissioni di diossido di carbonio derivanti dalla sua coltivazione così come dai costi energetici sostenuti durante il processo di produzione dell’olio extravergine di oliva.

  Inoltre, fa un minor uso delle risorse naturali e dei fattori produttivi, la qual cosa non solo riduce le spese di gestione della coltura, ma rende questa anche più sostenibile dal punto di vista ambientale.

  Basti pensare ad esempio all’acqua e all’energia elettrica utilizzate nei terreni agricoli irrigati, i cui consumi sono considerevolmente ridotti rispetto a quelli in un terreno a sesto d’impianto denso, cosa che possiamo vedere nelle tabelle di seguito allegate.Lì possiamo infatti osservare come ‘La Rinconadilla’ e ‘Logrosán’, entrambe dal sesto d’impianto ampio, consumino circa il 30% in meno d’acqua dell’azienda agricola con Oliveto Superintensivo ‘El Cercado de San Luis’.

• Tutte utilizzano lo stesso sistema d’irrigazione e vengono irrigate tutte alla stessa ora, ma quelle con sesto d’impianto ampio, consumano una quantità minore d’acqua, poiché hanno meno filari di alberi per ettaro da irrigare, dato che i suoi sentieri si trovano a una maggiore distanza che quelli del sesto d’impianto denso.

  Accade altrettanto anche con il consumo dei prodotti fitosanitari che, anche in questo caso, è inferiore nelle coltivazioni a sesto d’impianto ampio, dato che c’è un numero minore di alberi da trattare e una maggiore areazione e insolazione della siepe che fa sì che l’indice di malattia sia minore.

  Per quanto riguarda il costo di raccolta, anche questo è inferiore nell’Oliveto a Siepe dal sesto d’impianto ampio, poiché le macchine raccoglitrici impiegano meno tempo a raccogliere le olive di una piantagione, dovendo percorrere un minor numero di filari per ettaro. Così, una piantagione dal sesto d’impianto ampio viene lavorata in circa 1-1,15 ore/ha, mentre quelle dal sesto d’impianto denso hanno bisogno in media di 2-2,30 ore/ha per la raccolta.

• Altro importante vantaggio che hanno le imprese di Oliveto a Siepe è la possibilità che si ha di poter piantare qualsiasi varietà di olivo, sempre che il terreno agricolo soddisfi le condizioni agroclimatiche adeguate e che a ciascuna varietà sia riservato il trattamento appropriato. Todolivo attualmente sta lavorando con 103 varietà a siepe, permettendo così all’agricoltore di produrre straordinari oli EVO dai sapori diversi e dagli aromi fruttati, con cui differenziare la propria offerta e connettersi meglio con i vari gusti e con le preferenze dei consumatori.

  Un aspetto essenziale fornito dagli impianti di Oliveto a Siepe è la migliore distribuzione della massa fogliare nella linea, utile a catturare la luce. Gli alberi hanno infatti lo spazio necessario per svilupparsi adeguatamente, rimanendo illuminati in tutti i loro punti cardinali; rendendo inoltre possibile la pratica di una potatura naturale ispirata a quella degli ulivi tradizionali che consente, in maniera semplice ed economica, che gli stessi possano catturare più efficacemente la radiazione solare, cosicché ogni anno gli agricoltori possano ottenere rendimenti e produzioni più elevate nelle proprie aziende agricole. Ciò lo possiamo constatare se osserviamo con attenzione le tabelle di produzione che appaiono di seguito. Lì possiamo notare come i terreni agricoli con Oliveto a Siepe raggiungono medie produttive superiori a quelli con Oliveto Superintensivo.

  Sia ‘Logrosán’ che ‘La Rinconadilla’ non solo producono in media una maggior quantità di kg di olio EVO per ettaro rispetto a ‘El Cercado’, ma riescono anche a farlo in maniera più sostenibile, efficiente e redditizia, avendo dovuto disporre a tal fine di un minore investimento e di minori spese per la gestione della coltivazione, nonché di un minore consumo di risorse naturali, così da permettere all’agricoltore di ottenere maggiori benefici e allo stesso tempo, di produrre straordinari oli EVO di diverso tipo.

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  Noi di Todolivo rimaniamo a vostra disposizione per realizzare uno studio agroclimatico del suo terreno capace di determinare quali siano per esso il sesto d’impianto e le varietà più redditizie e sostenibili.